La città di Vienna ha avviato il progetto sperimentale “Reparaturbon” nel 2020 con l’intento di promuovere la riparazione di apparecchiature e supportare le imprese locali. Attraverso il programma, che da allora si è concluso, il 50% dei costi di riparazione è stato sovvenzionato dal governo locale tramite un bonus, per un massimo di €100 a riparazione. Il bonus ha coperto qualsiasi cosa riparabile, dall’abbigliamento all’elettronica, dalle biciclette ai mobili, ed è stato un successo: oltre 35.000 articoli sono stati riparati attraverso il programma, risparmiando 850 tonnellate di emissioni di CO2.

Altre città austriache avevano provato in passato i bonus di riparazione, ma non avevano funzionato come il modello viennese, che ha avuto successo grazie alla sua semplicità di funzionamento. Mentre prima i cittadini dovevano pagare la riparazione per intero e poi firmare una serie di documenti per ottenere il rimborso, ora i cittadini pagano direttamente la metà del costo, con il resto che viene rimborsato dallo stato all’officina di riparazione.
Questo mese l’Austria lancerà un bonus nazionale per le riparazioni, e adotterà lo stesso approccio, concentrandosi questa volta sui rifiuti elettronici, che sono in più rapida crescita. Ogni anno, infatti, 83.000 tonnellate di rifiuti finiscono nelle discariche austriache, e solo il 17% viene riciclato. Il bonus sovvenzionerà il 50% dei costi di riparazione con un limite massimo di €200 erogato, per singola riparazione.

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