L’UNIVERSO TRA LE DITA – Storie Di Scienziati Ipovedenti e Non Vedenti – Intervista a Michele Mele

In questa intervista telefonica avremo come ospite Michele Mele, l’autore del saggio divulgativo “L’ Universo tra le dita” che narra 10 vicende appassionanti di uomini e donne di scienza ipovedenti e non vedenti che, pur senza contare sulla vista, hanno contribuito al progresso dell’umanità. Un libro che si prefigge di sradicare una volta per tutte i pregiudizi che allontanano i non vedenti da materie come scienza, tecnologia, ingegneria e matematica.

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Michele Mele, nato a Salerno nel 1991, ipovedente dalla nascita, e a cui è insorta una seconda patologia successivamente, ha conseguito un dottorato in matematica presso l’Università Federico II di Napoli. Oggi è ricercatore in ottimizzazione combinatoria al dipartimento di ingegneria dell’Università del Sannio, e si occupa di scrivere complessi modelli e algoritmi da utilizzare in diversi settori. Ma non solo: da alcuni anni è anche volontario per il patrimonio culturale del Touring Club Italiano, sezione di Salerno.

Da questa combinazione di interessi è nato il nuovo progetto ‘’Accessibilità all’Arte’’, un progetto del Touring Club Italiano realizzato in collaborazione con il centro SinAPSi dell’Università di Napoli Federico II (http://www.sinapsi.unina.it), di cui Michele è ideatore e coordinatore. L’obiettivo di questo progetto è permettere alle persone che hanno problemi di vista di poter parlare di arte con completa cognizione, anche se è qualcosa che non hanno mai ‘’visto’’. Al riguardo Michele afferma: «Se per le opere d’arte tridimensionali abbiamo già tecnologie consolidate, come le stampanti 3D, e dunque siamo in grado di riprodurre qualcosa che si può toccare, come ad esempio un David fatto di polimeri, ora ci chiediamo: come può un ipovedente percepire invece il messaggio bidimensionale di un quadro?».

Pagina Facebook di Michele Mele

Ed è grazie a questa necessità che è nato il progetto pilota rivolto alla chiesa Santa Maria della Lama di Salerno, che grazie a Michele, è passata dall’essere un sito inaccessibile e misconosciuto, ad un sito completamente accessibile e aperto a ipovedenti e non vedenti, per quanto riguarda le opere bidimensionali,  grazie a delle riproduzioni tattili, affiancate da didascalie in braille.

Intervista telefonica a Michele Mele

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