La Dott.ssa Rouba Mhaissen, un’economista Siriano-Libanese, dodici anni fa, prima che la crisi di guerra avesse luogo, aveva deciso di fondare l’associazione Sawa for Development and Aid, un’organizzazione no profit che offre protezione, istruzione e soccorso ai rifugiati siriani in Libano. Sawa in arabo significa “insieme”. L’associazione ha ora 400 dipendenti, molti dei quali provenienti da comunità di rifugiati, ed opera incessantemente in 130 campi. Rouba, viaggia tra Turchia, Beirut e Londra con il marito, con un bambino di un anno e un bambino in arrivo, e lancia un grido di aiuto alla stampa, affermando che la pandemia ha solo peggiorato la vita dei rifugiati.


Nonostante i sogni di Rouba fossero diversi dalla missione in cui si trova coinvolta oggi, il suo scopo principale ora è che i rifugiati possano acquisire le capacità per vivere dignitosamente, prendere possesso delle proprie vite e ricostruire le proprie comunità. Per questo motivo di recente si è rivolta a diversi giornali internazionali, per spingere le persone e le comunità di altri paesi a sviluppare più consapevolezza e sensibilità sulla situazione che i meno fortunati di noi stanno vivendo.
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