La pandemia ha trasformato il modo in cui milioni di lavoratori operano, spostando le attività dall’ufficio a casa. La formula ”lavoro da casa” è in realtà una soluzione che molti giovani hanno sempre sognato. E la definitiva conferma che moltissimi lavori possono essere svolti da casa sta aprendo la possibilità a molte persone di lavorare viaggiando per il mondo, uno stile di vita noto anche come nomadismo digitale. I nomadi digitali stanno crescendo man mano che lo sviluppo tecnologico avanza. È interessante notare che, sulla bellissima isola di Madeira, il governo portoghese ha addirittura trasformato un’intera comunità in un “villaggio di nomadi digitali”.
Di recente l’azienda italiana Nestpick ha condotto un’analisi su larga scala, prendendo in considerazione 75 grandi città del mondo, classificandole in base a una varietà di fattori quali nomadismo digitale, velocità media del Wi-Fi, costo medio dell’affitto, sicurezza, contributi governativi, qualità dell’aria e altro ancora. Chiamato “Work From-Anywhere-Index”, questo nuovo ”valore” fornisce informazioni molto importanti ad altre aziende, offrendo una buona panoramica di come si sta evolvendo il lavoro a distanza, e aprendo nuovi orizzonti al perfezionamento del settore.

Uno dei risultati emersi da questo studio vede come destinazione numero 1, scelta dei nomadi digitali che lavoro in remoto, la città di Melbourne, in Australia. Altre città scelte dai nomadi digitali come ottimali per il lavoro a distanza includono Dubai, Medellin in Colombia, Chiang Mai in Tailandia, Tallinn in Estonia e Atene in Grecia. La capitale islandese di Reykjavik ha ottenuto il punteggio più alto, in quanto viene scelta per una serie di fattori importanti quali la velocità di Internet, la libertà religiosa e sessuale.
Vi consigliamo di visitare il sito:
www.nestpick.com/it/work-from-anywhere-index

Se anche tu vuoi condividere una bella notizia con noi
visita la nostra pagina Facebook e scrivici:
Il Giornale delle Belle Notizie