Tutto è iniziato per una casualità. Gabi è una bambina che ha un hobby molto originale: cibare i corvi che sorvolano nei dintorni della sua abitazione. Dopo tanto tempo i corvi si sono abituati alla presenza della bimba, che per loro significa cibo immediato e garantito.
Il problema è che la bimba per un periodo non poteva uscire di casa con un oggetto tra le mani che i corvi le si fiondavano addosso pensando fosse cibo. Con gli anni i corvi hanno iniziato a seguirla addirittura sulla strada della scuola, anche perchè Gabi ha iniziato a cibarli durante le sue pause dalle lezioni. In poco tempo i corvi hanno iniziato ad aspettarla alle fermate dell’autobus della scuola, che la piccola prende di solito per tornare a casa.
Per risolvere il problema la piccola Gabi ha smesso di cibarli per strada o a scuola ed ha costruito una piccola piattaforma, nel retro del suo giardino, formata da una vasca per uccelli e un contenitore pieno di cibo per tutti i corvi che la conoscono.
Non appena i corvi si sono abituati al nuovo sistema di alimentazione creato dalla bambina, piccoli oggetti hanno iniziato a comparire sulla piattaforma e nei piatti del cibo, sparsi un po’ ovunque. La famiglia di Gabi e la piccola, indagando, hanno scoperto che i corvi hanno iniziato a lasciare intorno piccoli oggetti (grandi abbastanza per essere trasportati nel becco) per dimostrare la loro gratitudine per il trattamento ricevuto ogni giorno.
La piccola Gabi ad oggi colleziona ognuno dei piccoli oggetti portati in regalo dai suoi amici corvi, catalogandoli uno ad uno, specificando la data dell’evento. Gli oggettini variano da pezzi di ferro, zip, bottoni, pezzi di Lego e addirittura pietre colorate!
Questa storia ci mostra quanto nel mondo animale ci sia una coscienza collettiva in grado di riconoscere il concetto di “scambio” e quello intrinseco di “gratitudine”. Un processo meccanico o meglio, un istinto naturale il quale, con disappunto, non sembra essere radicato profondamente nelle coscienze della nostra razza umana che, molto spesso, pecca invece di ingratitudine e povertà di valori.
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