I ricercatori delle Università di York e Durham, hanno condotto uno studio su circa 50 pietre preistoriche, molto particolari, recentemente rinvenute in Francia. È probabile che le pietre siano state realizzate utilizzando gli strumenti del popolo magdaleniano, una popolazione primitiva di cacciatori. Una cosa che le accomuna sono dei segni e delle bruciature che indicano l’utilizzo del fuoco. In seguito alla loro scoperta i ricercatori hanno provato a riprodurle utilizzando modelli 3D e software di realtà virtuale.

Dopo diverse ricerche ed esperimenti l’autore principale dello studio, il dott. Andy Needham, ha dichiarato alla stampa locale: “Dopo una prima osservazione abbiamo pensato che le parti bruciate, visibili sulle pietre, fossero un danno causato dalla vicinanza con il fuoco, poi abbiamo realizzato che le incisioni venivano fatte appositamente in prossimità del fuoco per usarlo sulle pietre ed ottenere l’effetto artistico/estetico desiderato. Quindi ora sappiamo che 15.000 anni fa le persone, di proposito e con coscienza, creavano già le prime opere, spesso di notte attorno ad un fuoco, per motivi puramente espressivi ed artistici”.
A conferma che l’arte e la necessità di esprimersi sono sempre esistiti e sono stati sempre direttamente collegati alla natura profonda dell’uomo.
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