In una regione, nel sud dell’India, viveVinisha Umashankar, una giovane studentessa di 15 anni che ha di recente creatoqualcosa di molto innovativo. Qualche anno fa, mentre stavatornando a casa da scuola, Vinisha ha visto un uomo gettare dei resti dicarbone bruciato sul ciglio della strada. Si trattava di un uomo che stirava ivestiti alla gente per vivere e per farlo usava una vecchia scatola di ferropiena di carbone caldo, che faceva molto fumo. Vinisha aveva visto che vi erano almenosei persone nel suo quartiere che facevano lo stesso lavoro ed era preoccupata dal particolato che il carbone emetteva, inquinando l’aria, cosi ha avuto un’idea: nell’arcodi sei mesi, nel 2019, ha progettato, su carta, la costruzione di un carrello con dei pannelli solari, che sarebbero stati collegati ad un ferro da stiro, peralimentarlo. Per farlo ha studiato libri di fisica universitari, per capirecome funzionano i pannelli solari. A bozza compiuta, ha deciso quindi dipresentare il suo progetto alla “National Innovation Foundation”, gestita dal governo indiano.

La fondazione non ha soltanto accolto con molto entusiasmo la sua idea, ma le ha anche messo a disposizione un gruppo di ingegneri che l’hanno aiutata a costruire un prototipo vero e proprio, funzionante e in scala reale.

Ed è nato così l’Iron-Max: un carrello blu a forma di scatola di ferro con dei pannelli solari montati sul tetto, attaccato ad una bicicletta per consentire ai venditori di spostarsi nel quartiere e raccogliere i vestiti da stirare. Cinque ore di sole sono sufficienti per far funzionare il ferro da stiro per sei ore! Inoltre l’energia in eccesso può essere immagazzinata in una batteria che può essere usata nei giorni nuvolosi. Il carrello è dotato anche di un telefono a gettoni ed una presa per ricaricare i cellulari, che potrebbero diventare dei “servizi extra” per aiutare i venditori a guadagnare un po’ di più!
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