Per la prima volta sarà possibile rendere potabile l’acqua contaminata da arsenico grazie ad un’innovativa membrana messa a punto da un team di ricerca a forte partecipazione italiana. La sfida è stata colta dal team di ricerca dell’Istituto per la Tecnologia delle Membrane CNR ITM, che ha sviluppato una membrana chimicamente selettiva per l’arsenico, capace di abbatterne la concentrazione nelle acque.
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Il lavoro, frutto di una collaborazione multidisciplinare, ha coinvolto l’Università della Calabria, l’Università di Pisa, il CNR – Istituto di Nanotecnologia, l’University of Southern Queensland – Australia, la Bergische Universität Wuppertal e la National Taiwan University.
Università di Pisa Università della Calabria Bergische Universität Wuppertal University of Southern Queensland National Taiwan University
L’arsenico è uno degli elementi più tossici presenti sulla Terra. La presenza nelle acque sotterranee, rappresenta la principale fonte di esposizione umana. Classificato come cancerogeno di Classe 1 dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), l’arsenico ha un limite di concentrazione nell’acqua potabile fissato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) a 10 mg/L. Lo sviluppo di tecnologie efficaci per rimuovere l’arsenico dalle acque potabili è quindi cruciale.
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Fonte: LinkedIn/Rinnovabili.it
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