La realtà virtuale (VR) sta emergendo come una risorsa innovativa nella cura di pazienti con disturbi mentali e pazienti in riabilitazione motoria. Per i disturbi mentali, la realtà virtuale offre un ambiente controllato e sicuro per la terapia esposta e la gestione dell’ansia. Attraverso simulazioni immersive, i pazienti possono confrontarsi gradualmente con le loro paure, facilitando una desensibilizzazione efficace. Inoltre, la realtà virtuale può simulare situazioni quotidiane, aiutando i pazienti a migliorare le capacità comunicative e comportamentali.

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Nella riabilitazione motoria, la realtà virtuale migliora l’efficacia terapeutica offrendo esercizi personalizzati e coinvolgenti, simulando ambienti sicuri e funzionali. La VR gioca un ruolo cruciale nel processo di riabilitazione per gli amputati, in particolare con l’uso della “protesi virtuale”. Anche in questo caso, attraverso le simulazioni idonee, i pazienti possono esercitarsi a utilizzare le protesi in ambienti virtuali, migliorando la loro coordinazione e le capacità di adattamento. Questa pratica aiuta anche a combattere il dolore fantasma, una condizione comune tra gli amputati, poiché il cervello riceve stimoli visivi che contribuiscono a una percezione più naturale degli arti mancanti.

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In entrambi i casi, la realtà virtuale non solo migliora l’efficacia dei trattamenti, ma offre anche un’esperienza personalizzata e interattiva, contribuendo a un recupero più rapido e completo.
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