La maggioranza degli individui affetti da psicopatia vive una vita piuttosto ordinaria, per cui in ogni momento potrebbe capitarti di incontrarne uno/a e magari volerci instaurare una relazione. I ricercatori concordano che la psicopatia sia delineata da tratti generici comuni, quali un comportamento antisociale persistente, mancanza di empatia e rimorso, audacia, resilienza emotiva, meschinità, impulsività e tratti egoistici. Oltre ad alcuni aspetti positivi, come l’attenzione ai dettagli, la bravura ad ‘interpretare’ gli altri e le loro emozioni, e la capacità di essere precisi e creativi. Questo significa che gli psicopatici sono certamente in grado di essere professionisti di successo, ma sul piano personale e affettivo potrebbero creare danni irreparabili alle proprie vittime.
Ma come fare a sapere se ne stai frequentando uno/una? Ecco i segni a cui guardare, secondo la scienza. Una serie di tratti della struttura psicopatica che potranno aiutarti a riconoscerli in tempo:

SONO INGRATI/E
Gli individui che presentano marcati tratti psicopatici pensano che sia assolutamente legittimo e naturale non soltanto che gli altri facciano del loro meglio per accontentarli, ma anche che diano tutto il possibile, e senza ricevere gratitudine o essere contraccambiati in alcun modo. Le persone a maggior rischio di diventare vittime di soggetti di questo tipo sono ingenue e fiduciose, si lasciano entusiasmare con facilità e di conseguenza si accorgono troppo tardi di essere state usate soltanto a scopi opportunistici.

È IMPOSSIBILE DISCUTERE CON LORO
È impossibile discutere con loro, hanno sempre ragione, tranne che per le previsioni delle estrazioni del lotto, sono praticamente imbattibili. Se però si accorgono che gli interlocutori hanno delle riserve nei confronti dei loro argomenti, per affermare la propria opinione tendono a ricorrere a generalizzazioni del tipo: «Ogni persona intelligente sa che…». In altre parole, questo significa che chiunque desideri rimanere della propria opinione non può più essere ritenuto intelligente. Che è anche un evidente modo per sminuire la personalità dell’interlocutore. Del resto, agli psicopatici e alle psicopatiche non interessa uno scambio di opinioni autentico e informativo, ma la possibilità di mettersi in luce, perciò può accadere da un momento all’altro che abbiano reazioni colleriche e aggressive, se si nega loro il consenso cui aspirano, poiché per loro un’opinione diversa è un rifiuto della loro persona.
IL MONDO AFFETTIVO
Gli individui affetti da psicopatia si spacciano volentieri per persone aperte e socievoli, ma è soltanto una facciata dietro la quale nascondono la loro incapacità di provare emozioni profonde come l’amore, la tenerezza, la fiducia e così via. Con il loro modo di fare accattivante riescono a dissimulare a meraviglia le loro carenze. E alla fine si attribuiscono addirittura l’autorità di dettar legge in termine di emozioni, anche se queste ultime per loro sono una lingua straniera di cui non afferrano una sola parola. Per mascherare questa pecca, si vantano della loro presunta capacità di agire in modo razionale, che a loro avviso li porrebbe al riparo da ipotetiche decisioni prese sull’onda delle emozioni.

NON CREDONO DI AVERE PUNTI DEBOLI
A differenza degli altri esseri umani che per lo più sono consapevoli delle loro debolezze e sono in grado di riflettere sul proprio comportamento e di considerarlo in modo critico. Infatti, quando la situazione lo richiede, e per avvicinarsi all’obiettivo che perseguono, fingono di adeguarsi alle aspettative altrui e cercano di segnare punti a proprio favore con discorsi inventati.
PUNTANO FEROCEMENTE AGLI ERRORI ALTRUI
Quando sono gli altri a sbagliare, le cose vanno in modo diametralmente opposto: in questo caso diventa necessario essere estremamente diretti ed espliciti. Le persone incapaci di empatia provano piacere a mettere in evidenza i difetti altrui, perché si illudono di apparire più grandi quando sminuiscono gli altri.

I LORO MESSAGGI SONO CONTRADDITTORI
Vivono in un caos interiore che necessariamente genera contraddizioni. Loro però non le percepiscono, mentre sono le persone che li circondano a subirne violentemente gli effetti. Un giorno si sostiene una cosa e quello seguente il suo esatto contrario, a seconda della situazione e dell’umore. A volte anche gli accordi del mattino, giunta la sera, non sono più validi: non c’è niente di vincolante e nessun punto di riferimento per una sana capacità di giudizio.
SI SENTONO SUPERIORI
Un arrogante senso di superiorità è profondamente connaturato in questi individui ed è difficile da sradicare. Se però qualcun altro rivendica la stessa importanza che loro si attribuiscono, gli/le psicopatici/che lo recepiscono come una minaccia e combattono con tutte le loro forze. Nell’emergenza ricorrono anche a uno stratagemma e cercano di allearsi con il “nemico” utilizzando abili tecniche manipolative. Tutto è legittimo, pur di evitare di provare un bruciante senso di sconfitta.

USANO I COMPLIMENTI PER LEGARE GLI ALTRI A SÈ
Nelle situazioni in cui non riescono automaticamente a dominare, si mostrano volentieri dal proprio lato migliore. Spesso in questi casi usano il loro fascino a fini manipolativi. Nessuna esternazione è troppo imbarazzante, se li/le aiuta a perseguire i loro scopi. Sembrano quasi possedere un sesto senso per i più profondi desideri irrealizzati degli altri e non esitano ad approfittarne in modo spietato.
TUTTO VIENE SUBORDINATO AI PROPRI INTERESSI
I soggetti che rientrano in questa categoria conoscono soltanto le proprie esigenze e perseguono soltanto i propri obiettivi, mentre ignorano tutte le sfumature intermedie della comunicazione interumana. Se le azioni altrui corrispondono alle loro aspettative, sono soddisfatti, ma se qualcuno esprime un parere diverso, invece di considerarla una legittima opinione personale, lo interpretano come un attacco alla propria persona.
NON RIESCONO A MANTENERE LE AMICIZIE
Dopo aver ferito la vittima, abusandone mentalmente, gli psicopatici, incapaci di provare trasporto sul piano emozionale, faranno del tutto per mantenere un’amicizia per continuare a danneggiare, in qualche forma, la malcapitata o il malcapitato. Ma si sa, le amicizie funzionano solo se la relazione è scambievole e se si può contare che l’altro ci sarà anche nelle situazioni difficili. Purtroppo, per quanto facciano grandi promesse, gli individui affetti da psicopatia di solito non riescono a mantenere uno scambio equilibrato. Quand’anche si provi ad instaurare con loro un rapporto genuino e duraturo, le loro grosse carenze affettive li indurranno a perseguire intenzioni completamente diverse.
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