Un gruppo di scienziati ha svelato un nuovo progetto in corso per la creazione di mini robo-fish bionici, ovvero minuscoli pesci robotici programmati per rimuovere le microplastiche dai mari. Questi prototipi sarebbero in grado di catturare e assorbire le particelle di plastica direttamente sul proprio “corpo”, realizzato da una struttura morbida e flessibile. Ogni esemplare di pesce robotico avrebbe la capacità di nuotare, attrarre le microplastiche fluttuanti e auto-ripararsi se viene danneggiato. Le microplastiche sono infatti uno dei maggiori problemi ambientali del 21° secolo perché una volta disperse nell’ambiente sono molto difficili da eliminare, oltre che ad essere pericolose per la saluta umana e animale quando penetrano nell’acqua potabile, e successivamente nei prodotti alimentari.

Yuyan Wang, ricercatore presso il Polymer Research Institute dell’Università di Sichuan ha affermato: “È di grande importanza sviluppare un prototipo di robot per raccogliere e campionare accuratamente gli inquinanti microplastici dannosi dall’ambiente acquatico”. Questa nuova invenzione, riportata dalla rivista The Guardian, è descritta in un documento di ricerca pubblicato sulla rivista Nano Letters. Il pesce robotico è lungo solo 13 mm e, grazie ad un sistema laser localizzato nella coda, può nuotare alla stessa velocità del plancton. Il materiale di cui è fatto è simile a della madreperla stratificata.
Se vuoi segnalare una bella notizia scrivici a:
ilgiornaledellebellenotizie@gmail.com
Clicca sul pollice per connetterti su Facebook