A Bogotá, in Colombia, di recente, è stato fatto un passo avanti sul tema della violenza degli uomini sulle donne. Da poco è nata infatti la ”CALM LINE”, la Linea della Calma, un servizio telefonico, il cui scopo non è solo quella di prevenire la violenza, ma di affrontare ciò che molti esperti pensino sia il problema alla radice: il maschilismo, e quindi la convinzione molto radicata e profonda, che gli uomini debbano essere a tutti i costi il sesso dominante. La linea telefonica si concentra proprio sugli uomini, spingendoli a farli riflettere su come i loro atteggiamenti siano assunti senza considerare chi hanno intorno, e quindi finendo spesso per danneggiare sia la vita altrui che la loro. Il centralino è parte di un programma in fase sperimentale che cerca di ispirare un profondo cambiamento culturale, proprio come afferma Nicolás Montero, il creatore dell’iniziativa, introdotta alla fine dello scorso anno, e che afferma: “Voglio immaginare che la nostra società sia libera dal maschilismo entro 20 anni e che a quel punto sia completamente sradicato dalla nostra nazione”.

In Colombia, secondo i dati forniti dal governo, una donna viene aggredita sessualmente ogni 34 minuti. Le azioni contro questo problema non si fermano solo alla creazione del nuovo centralino telefonico ma anche le università locali si sono mosse, iniziando ad ospitare seminari su “micromachismos” o meglio: microaggressioni maschiliste. Intanto, in Messico, Costa Rica e Brasile, delle organizzazioni non profit offrono terapie o corsi mirati per ri-definire il concetto di mascolinità sana.

La creazione di iniziative anti-maschilismo come queste, è arrivata anche in seguito ad una rivolta storica delle donne in America Latina, le quali chiedono sempre più alla società di abbandonare tutte quelle norme maschiliste che le hanno limitate a casa o sul posto di lavoro, ma anche negli affari e nella politica. Negli ultimi anni, tantissime donne, dal Messico all’Argentina, si sono riversate nelle strade organizzando numerose proteste di massa per chiedere la fine delle violenze che hanno subito per centinaia di anni, se non per millenni di storia.
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