Di recente il Parlamento francese ha dichiarato una legge in materia ambientale che impone ai condomìni di coltivare il proprio tetto con spazi verdi ed utilizzare pannelli fotovoltaici. Parigi vuole consumare meno energia, riducendo le emissioni del 25 per cento entro il 2020.
La Francia, avendo l’80 per cento di energia prodotta di origine atomica, ha deciso di seguire l’esempio di Germania e Danimarca nello sviluppo di pratiche ecologiche. Prima ponendo due pale eoliche sulla Torre Eiffel, poi approvando una legge che obbliga i palazzi nelle zone commerciali alla costruzione di tetti verdi.
I tetti verdi, conosciuti internazionalmente come green rooftop, sono un elemento di decoro urbano con benefici straordinari. I giardini infatti favoriscono la biodiversità ricreando l’habitat ideale per la nidificazione degli uccelli e altri animali, tra cui le api. Una riconquista della natura con cui è possibile anche migliorare la qualità dell’aria e della vita.
E’ stato infatti dimostrato che i green rooftop combattono il fenomeno delle bolle di aria calda negli insediamenti urbani, regolando gli sbalzi termici e l’umidità delle abitazioni. Da un punto di vista di consumo, invece, contribuiscono al risparmio energetico diminuendo la quantità di energia necessaria per il riscaldamento invernale e assicurando frescura in estate.
Nelle altri parti del mondo questo fenomeno si è già propagato qualche anno fa. Nel 2009, infatti la città di Toronto ha imposto ai palazzi industriali e residenziali la presenza di tetti verdi. E circa due anni fa Sydney ha approvato un’iniziativa per la copertura verde di più tetti nella speranza di rendere più sostenibile la grande città Australiana entro il 2030.
Articolo di Manuela Camporaso
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