Il Codex Seraphinianus è un libro scritto ed illustrato dall’artista italiano Luigi Serafini. La prima edizione è stata realizzata nel 1981. Il libro è costituito da circa 360 pagine e caratterizzato da una lunga serie di curiose metamorfosi grafiche.
Si presenta, infatti, come un’enciclopedia scritta in una grafia indecifrabile, visionaria e misteriosa: l’autore ha dichiarato che l’alfabeto del Codex Seraphinianus è scritto con tecnica asemica e non riporta alcuna lingua esistente o immaginaria. La scrittura asemica è una forma di scrittura che non usa parole. La parola stessa asemica significa “senza nessuno specifico contenuto semantico”. Questo processo è simile al modo in cui si dedurrebbe il significato da un’opera d’arte astratta.
Divenuto un libro di culto, il Codex Seraphinianus è stato apprezzato da personalità come Italo Calvino, Federico Zeri, Tim Burton ed è definito come una reinterpretazione in chiave fantastica e visionaria di materie quali zoologia, botanica, fisica, tecnologia ed architettura. Lo stile sembra quasi quello degli antichi libri di Alchimia.
Mentre la classica enciclopedia tende a illustrare il sapere di una determinata epoca, nella fantaenciclopedia di Serafini non c’è niente di temporale. L’edizione originale è stata stampata in due volumi, divenuti nel tempo molto rari e costosi. Alcuni anni dopo l’opera è stata stampata anche negli Stati Uniti, in Germania e nei Paesi Bassi.
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Posted by Manuela Camporaso
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